Giornalismo, comunicazione e divulgazione in ambito medico
Sabrina e il deficit di attenzione e iperattività del figlio: “Ho lottato e studiato per ottenere la diagnosi giusta”
Sabrina Grigolo ha 49 anni, torinese e mamma caregiver di Vittorio, undici anni con ADHD, il deficit di attenzione e iperattività. Sabrina ha smosso mari e monti per arrivare alla diagnosi.
Vittorio è un bambino iperattivo, che aveva difficoltà a scuola, che veniva anche allontanato dalla classe per il suo atteggiamento, perché non si riusciva a capire cosa avesse. E Sabrina non si è data per vinta, ha contattato anche esperti degli Stati Uniti per capire cosa avesse.
E non ha mai, mai, nemmeno per un secondo, smesso di credere nel suo bimbo.
Non hai mai giudicato.
Perché sapeva, dentro di lei, sapeva, anche se non era medico, che suo figlio aveva qualcosa, un disturbo che causasse quell’iperattività. Dopo aver ricevuto la diagnosi, le cose hanno iniziato a migliorare. Ma Sabrina non ne ha voluto sapere di trattamenti farmacologici, perché per trattare questo disturbo ci sono anche altre strade, a partire da una maggiore collaborazione con la scuola e una facilitazione nei percorsi didattici (che non significa fargli fare meno sforzo o meno compiti, ma adattare gli obbiettivi alle sue possibilità).
Sabrina ci racconta tutto questo.
E nel suo racconto emerge quanto il problema principale, oltre alla difficoltà di diagnosi e alla mancanza di presa in carico adeguata, sia una grande difficoltà di comunicazione. Ci sono livelli troppo diversi di comunicazione tra i genitori e la scuola, tra i genitori e i medici, tra chi ha l’ADHD e il resto del mondo. Questo è uno dei principali ostacoli per giungere in modo tempestivo alla diagnosi. Una volta, infatti, capito il problema di Vittorio, questi diversi piani di comunicazione hanno cominciato a livellarsi e la strada per questo bimbo ha cominciato a essere un po’ meno irta.
Sabrina è competente, attenta. Sabrina è una mamma che studia.
Per questo ha deciso di diventare paziente/caregiver esperta e ha conseguito il diploma all’Accademia del paziente esperto EUPATI. Perché ci sono delle volte in cui la preparazione di un genitore o caregiver può fare la differenza nell’ottenere la diagnosi giusta, nei tempi giusti. E la storia di Sabrina ne è un esempio.

Angelica Giambelluca
Direttrice di MEDORA Magazine. Giornalista professionista dal 2009. Esperta di comunicazione in ambito medico e sanitario. Credo nel potere della divulgazione e della comunicazione etica. Scrivo nell'interesse dei lettori e dei pazienti.