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HIV e AIDS, tutto quello che c’è da sapere
HIV e AIDS non solo la stessa cosa. HIV è un virus ancora diffuso in tutto il mondo, ma grazie alla ricerca è possibile vivere fino a tarda età anche se si è infetti. La sindrome da immunodeficienza acquisita, o AIDS, indotta dal virus si può evitare grazie alla terapia che tiene la sua replicazione sotto controllo. Purtroppo, ad oggi il virus non si riesce ancora ad eliminare completamente. La diagnosi precoce è molto importante per evitare che la malattia si sviluppi e per evitare il più possibile di contagiare gli altri. Per questo è cruciale conoscere le vie di trasmissione ed effettuare il test se si sospetta di aver contratto l’infezione.
Il virus e la malattia
L’immunodeficienza acquisita o AIDS è causata da due virus distinti HIV-1 e HIV-2 che hanno diversa origine e sequenza genetica. Entrambi appartengono alla famiglia dei lentivirus, una sottofamiglia di retrovirus che causano gli stessi sintomi con poche differenze. Il sintomo principale dell’AIDS è una mancata risposta immunitaria dovuta all’infezione e la distruzione da parte del virus HIV dei linfociti T CD4+ del nostro sistema immunitario. La popolazione di linfociti CD4+ viene quasi azzerata e di conseguenza anche altre cellule del sistema immunitario – che si attivano se stimolate dalle cellule CD4+ – non funzionano a dovere.
Oltre ai linfociti CD4+ anche altre parti del nostro organismo vengono infettate: il virus non le elimina, ma resta quiescente. Queste cellule o tessuti incorporano HIV e diventano delle vere e proprie “riserve” del virus (reservoir). HIV resta silente per poi tornare attivo e infettare (e distruggere) nuovamente i linfociti CD4+. Questo “risveglio” si verifica se si smette di assumere la terapia o se la terapia diventa inefficace. La presenza di questi reservoir è anche uno dei motivi principali per cui non è possibile eliminare completamente la presenza del virus nel corpo.
I sintomi dell’AIDS
Molte persone non avvertono sintomi nei primi mesi dell’infezione e quindi spesso non conoscono il proprio status di sieropositività e possono avere comportamenti che mettono in pericolo altre persone. I primi sintomi che spesso si presentano sono simili a quelli influenzali come febbre, mal di testa e mal di gola (infezione acuta). In questi primi mesi il virus prolifera e il rischio di infettare gli altri è molto elevato. Col passare del tempo, la malattia progredisce e i sintomi si fanno più pronunciati. Ad esempio, si possono osservare:
- Rigonfiamento dei linfonodi
- Perdita di peso
- Febbre
- Diarrea
- Tosse
Purtroppo, il virus HIV impedisce al nostro corpo di combattere contro tutte le infezioni: quelle batteriche e virali, che normalmente verrebbero sconfitte senza problemi, diventano pericolose per la salute. Inoltre, l’infezione da HIV rende il corpo molto suscettibile verso malattie gravi come tubercolosi, meningite, cancro (linfoma e sarcoma di Kaposi, cancro alla cervice indotto da papilloma virus, in particolare).
La diagnosi dell’AIDS
Oggi esistono diversi tipi di test per individuare HIV. Identificare precocemente l’HIV permette di avviare la terapia tempestivamente, in modo da evitare l’aggravarsi delle condizioni di salute e ridurre il rischio di infettare gli altri.
Test su prelievo di sangue
- Test combinati di IV generazione che ricercano sia gli anticorpi anti-HIV sia la presenza di parti del virus e sono in grado di rilevare l’infezione già dopo 20 giorni dal momento del contagio, ma si considera il periodo finestra dall’ultimo comportamento a rischio di 40 giorni. Il risultato è disponibile mediamente dopo 3 giorni.
- Test che ricercano solo gli anticorpi anti-HIV che individuano l’infezione dopo 3 o 4 settimane (periodo finestra di 90 giorni). Il risultato è disponibile mediamente dopo 3 giorni.
Test rapidi su sangue (goccia prelevata dal dito) e saliva
Tra questi test c’è anche quello per l’autodiagnosi acquistabile in farmaci, il risultato è disponibile in pochi minuti. Il risultato dubbio o positivo dovrà essere confermato da un test su prelievo di sangue. Il periodo finestra può variare da test a test.
Dove fare il test? L’Istituto superiore di sanità ha mappato tutti centri diagnostico-clinici AIDS dove è possibile effettuare il test HIV.
Curare l’AIDS
In questi 40 anni la ricerca sull’HIV e AIDS ha compiuto enormi passi in avanti. Oggi abbiamo a disposizione numerosi farmaci che permettono di tenere sotto controllo la replicazione del virus. Di solito, si utilizzano 2 o 3 farmaci contemporaneamente che oggi sono formulati in compresse da assumere quotidianamente. La terapia abbatte la carica virale di HIV (il numero di copie di RNA virale nel sangue) a livelli non rilevabili, praticamente azzerati. Questo permette ai pazienti di vivere una vita normale e riduce del 96% il rischio di trasmettere ad altri l’infezione. La terapia antiretrovirale deve essere assunta regolarmente e per tutta la vita e necessita di un continuo controllo medico per intercettare eventuali effetti avversi dei farmaci e per controllarne l’efficacia. Infatti, possono insorgere resistenze al trattamento che necessitano di un cambio di terapia.
Il trattamento, quando è efficace, permette ai linfociti CD4+ di tornare a livelli nella norma, in modo da avere un ripristino della funzione immunitaria.
Prevenire l’AIDS
L’infezione da HIV è completamente prevenibile. L’uso del preservativo è fondamentale per evitare la diffusione per via sessuale.In alcune popolazioni orientali e dell’Africa è raccomandata anche la circoncisione.
Per le persone che fanno uso di droghe iniettive, esistono programmi che distribuiscono siringhe o propongono l’uso di sostanze sostitutive che non necessitano di iniezione, oltre ai programmi per la disintossicazione dalle dipendenze.
La terapia antiretrovirale è efficace nel prevenire la trasmissione materna durante la gravidanza e l’allattamento, e la trasmissione al partner sessuale. Il principio U=U, che oggi viene promosso mediante campagne di informazione, asserisce che nel momento in cui una persona sieropositiva, quindi infetta da HIV, ha una quantità di virus nel sangue che non viene evidenziata mediante i test – la cosiddetta carica virale non rilevabile – allora non potrà nemmeno infettare un eventuale partner sessuale. Questa realtà proviene da studi clinici effettuati su migliaia di persone HIV+ in terapia antiretrovirale.
AIDS: cosa fare?
Se si ha il sospetto di avere contratto l’infezione è raccomandato effettuare un test il prima possibile. Il test è anonimo, gratuito e non necessita di ricetta medica. Inoltre, è a disposizione anche delle persone straniere alle stesse condizioni dei cittadini italiani. Per avere informazioni scientifiche e aggiornate sull’infezione HIV, AIDS e le malattie trasmesse per via sessuale, si può contattare Numero verde 800-861061 dell’Istituto superiore di sanità.
Fonti
- https://www.unaids.org/en/resources/909090
- U=U: Ending stigma and empowering people living with HIV – Harvard Health https://www.health.harvard.edu/blog/uu-ending-stigma-and-empowering-people-living-with-hiv-2020042219583
- A.Weiss. Getting to know HIV Robin. Tropical Medicine and International Health volume 5 no 7 pp a10–a15 july 2000
- HIV AIDS https://www.who.int/health-topics/hiv-aids#tab=tab_1
- HIV TEST https://www.salute.gov.it/portale/hiv/dettaglioContenutiHIV.jsp?lingua=italiano&id=185&area=aids&menu=vuoto
- Gratuità del test https://www.salute.gov.it/portale/esenzioni/dettaglioContenutiEsenzioni.jsp?lingua=italiano&id=1018&area=esenzioni&menu=vuoto