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Il diabete mellito, malattia antica e ancora attuale
Il diabete è una malattia cronica diffusa in tutto il mondo ed è causata dal mancato controllo dei livelli di glucosio nel sangue (glicemia). Globalmente, colpisce 1 adulto su 11 e la sua incidenza è in crescita, soprattutto nel mondo occidentale. La malattia ha una forte componente genetica, ma anche lo stile di vita è importante, infatti abitudini poco sane possono aumentare in modo significativo il rischio di insorgenza.

Che cos’è il diabete
Il diabete mellito è una malattia causata dal mancato controllo della glicemia. Oggi si conoscono diversi tipi di diabete e ognuno necessita di un approccio terapeutico diverso:
- Tipo 1. Il diabete di tipo 1 ammonta al 5-10% di tutti i casi di diabete. In questo caso c’è la distruzione delle cellule beta del pancreas, produttrici di insulina.
Questo ormone ha la funzione di regolare la glicemia e la sua carenza porta ad un eccesso glucosio nel sangue. Questo tipo di diabete ha una base autoimmune o idiopatica, e può essere scatenato da fattori ambientali come infezioni, tossine e fattori dietetici scatenanti. Si osserva più comunemente nei bambini e negli adolescenti, ma può svilupparsi a tutte le età.
- Tipo 2. Il tipo 2 rappresenta circa il 90% dei casi di diabete. L’aumento di glucosio nel sangue è causato da un misto di sbilanciamento della produzione di insulina e resistenza all’insulina stessa da parte delle cellule dell’organismo, ovvero: anche se c’è insulina, questa non funziona. Questo tipo diabete è legato all’obesità e all’invecchiamento, infatti si osserva più comunemente nelle persone con più di 45 anni.
Anche nel tipo 2 c’è una base genetica importante, tuttavia, a differenza del tipo 1, nell’insorgenza di diabete di tipo 2 c’è una forte influenza dello stile di vita: obesità e stile di vita sedentario, uniti a un’alimentazione ricca di zuccheri e grassi, possono aumentare notevolmente il rischio di insorgenza. Oggi si osserva sempre di più anche nei più giovani a causa dell’aumento dell’obesità infantile e giovanile, dell’inattività fisica e delle diete ipercaloriche, tutti fattori di rischio per l’insorgenza di questo tipo di diabete.
Altri tipi di diabete sono:
- MODY, (maturity-onset diabetes of the young) si tratta di una forma genetica-familiare, la sintomatologia è lieve e asintomatica. Colpisce soprattutto bambini, adolescenti e giovani adulti.
- Diabete gestazionale, che si sviluppa in gravidanza e poi si risolve in autonomia dopo il parto, tuttavia deve essere curato perché può comportare dei rischi per la madre e per il nascituro.
Un po’ di storia
Il diabete mellito è una malattia conosciuta fin dall’antichità. Abbiamo prove della sua presenza nella civiltà greca, egizia e indiana.
La parola diabetes è greca e significa Sifone, ovvero “passare attraverso”. Questa parola è stata usata per la prima volta da Apollonio di Memphi nel 250-300 prima di Cristo. La parola “mellito” è invece di origine latina e significa “dolce”.
Nel 1869, Paul Langerhans, patologo e biologo, identificò le cellule deputate alla produzione di insulina, oggi note come isole di Langerhans. Nel 1889, Joseph Von Mering e Oskar Minkowski, due medici e ricercatori tedeschi, identificarono il pancreas come causa del diabete, ma solo nel 1922 Frederick Grant Banting, medico e scienziato canadese, insieme a due colleghi dell’Università di Toronto, riuscì a purificare l’insulina dal pancreas bovino, realizzando la prima cura per il diabete che avrebbe salvato la vita a milioni di persone in tutto il mondo.
Chi è più colpito
Il diabete è una delle malattie croniche più diffuse a livello globale. Per quanto riguarda il nostro Paese, i dati del 2019 indicano che erano affette circa 3 milioni e mezzo di persone, ovvero 1 cittadino su 17 (nel 90% dei casi si tratta di diabete di tipo 2). I decessi causati da questa malattia sono stati, solo nel 2019, oltre 80.000. Tuttavia, la cura e la gestione del diabete è migliorata negli anni e oggi le persone che hanno bisogno di un ricovero ospedaliero per questa malattia sono sempre di meno.
I sintomi del diabete
Il diabete è una malattia subdola, e le prime fasi possono essere completamente asintomatiche. Infatti, si stima che per ogni 3 persone con diagnosi di diabete, ce ne sia una che non sa di esserne affetta e una che è ad alto rischio di svilupparlo.
Quando la malattia inizia a manifestare i primi sintomi, questi di solito sono:
- Aumento della diuresi, anche notturna, con urine abbondanti e frequenti.
- Dimagrimento improvviso e non voluto
- Scarsa idratazione a livello della pelle
- Aumento della sete
- Alitosi con il tipico odore di aceto, causata da una condizione detta chetosi.
- Affaticamento
- Nausea e vomito
- Vista offuscata causata da emorragie ed essudati a livello oculare.
- Sintomi cutanei. L’iperglicemia può causare un ispessimento del collagene e distruzione delle fibre dell’epidermide che causa precoce invecchiamento e fragilità della cute. Ci sono anche malattie della pelle che si considerano tipiche del diabete (ad es. scleroderma, acanthosis nigricans, macchie di Merlin).
Le complicanze del diabete
Se il diabete non viene curato efficacemente possono insorgere complicanze anche gravi.
Tra le complicanze acute abbiamo soprattutto l’ipoglicemia. Si tratta di un abbassamento eccessivo del glucosio nel sangue ed è un effetto indesiderato della terapia. La terapia ha l’obiettivo di contrastare la glicemia elevata (iperglicemia), ma l’equilibrio per mantenere i corretti livelli di glicemia non è sempre facile da raggiungere e possono presentarsi episodi di ipoglicemia.
Tra le complicanze a lungo termine, causate da un diabete non controllato, troviamo:
- Problemi cardiocircolatori, con aumento di rischio di infarto e ictus.
- Disturbi oculari, la struttura della retina viene compromessa e può insorgere offuscamento della vista fino alla cecità.
- Malattie nefrologiche e insufficienza renale, causate dall’eccesso di lavoro del rene per filtrare il sangue ricco di glucosio. Si può arrivare alla necessità di dialisi o trapianto.
- Infezioni fungine frequenti.
- Problemi agli arti, tra cui intorpidimento e sofferenza del tessuto fino alla necrosi (piede diabetico).
- Dolore neuropatico, si tratta un dolore che origina da danno dei fasci nervosi ed è difficile da trattare.
Il diabete ha anche un importante impatto psicosociale: le persone affette sono stressate a causa della gestione della malattia e si possono sentire discriminate per la loro condizione. Per queste ragioni possono soffrire di una lieve depressione. Su MEDORA abbiamo raccolto qualche testimonianza.
Il diabete nei bambini
Nei bambini il diabete più diffuso è quello di Tipo a, su base autoimmune. In Italia abbiamo ogni anno 8,1 bambini su 100.000 con nuova diagnosi di diabete. È più frequente nelle bambine con un rapporto 1 a 5 rispetto ai maschi. Il diabete può presentarsi anche come conseguente ad altre malattie, in questo caso si parla di diabete secondario. Le malattie alla base sono ad esempio la fibrosi cistica, malattie endocrinologiche, oppure può essere legato all’assunzione di farmaci cortisonici in cronico.
I sintomi principali del diabete nei bambini sono:
- Forme aumento dell’appetito
- Aumento della frequenza e del volume delle urine, con necessità di urinare di notte
- Sete eccessiva
- Perdita di peso immotivata
- Acidosi, con comparsa di corpi chetonici nelle urine
- Stato di malessere con nausea, vomito, inappetenza e sonnolenza
Come si cura il diabete
La cura del diabete inizia prima di tutto con l’educazione della persona all’autogesione della propria condizione. La gestione, infatti, comprende il seguire un regime dietetico, fare movimento e, se necessario, assumere regolarmente farmaci e insulina.
Il diabete di tipo 1 è causato dalla mancanza di insulina e quindi necessita da subito l’assunzione regolare di questo ormone, generalmente mediante iniezioni o pompe che rilasciano insulina costantemente.
Nelle prime fasidel diabete di tipo 2 può essere sufficiente seguire una dieta (con controllo dell’assunzione di carboidrati) e fare attività fisica regolare sempre sotto il controllo del medico.
Se la glicemia è ancora non controllata adeguatamente, può essere necessario assumere dei farmaci che hanno come bersaglio la resistenza all’insulina o che ne aumentano la secrezione.
Esistono diversi tipi di medicinali a questo scopo che sfruttano diversi meccanismi d’azione. La metformina è uno dei primi farmaci che viene prescritto alle persone diabetiche ed è in grado di abbassare la glicemia dopo il pasto. Anche nel diabete di tipo 2 può essere necessario assumere insulina, soprattutto negli stadi più avanzati della malattia.
Nei pazienti con obesità può essere indicata la chirurgia bariatrica, ovvero degli interventi chirurgici volti ad eliminare l’eccesso di tessuto adiposo, soprattutto se non rispondono alla terapia e hanno altre malattie concomitanti che ne mettono a rischio la salute. La glicemia deve essere costantemente monitorata: i livelli di glucosio devono essere mantenuti tra i 90 e i 130 mg/dl. Un altro parametro importante è l’emoglobina glicata (HbA1c) che deve essere inferiore al 7%.
A chi rivolgersi
L’insorgenza di sintomi sospetti, come urinare abbondantemente e di frequente (anche di notte), un dimagrimento improvviso o problemi alla vista, deve portare a rivolgersi al medico di famiglia che valuterà quali esami prescrivere.
L’endocrinologo è lo specialista che si occupa della cura del diabete e, in collaborazione con il medico di famiglia, imposta la terapia e i monitoraggi necessari per mantenere il controllo glicemico e assicurare una buona qualità di vita.
Fonti
Amit Sapra; Priyanka Bhandari Diabetes Mellitus. Stat Pearls. Last Update: September 18, 2021. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK551501/
Ritu Lakhtakia The History of Diabetes Mellitus Sultan Qaboos University Med J, August 2013, Vol. 13, Iss. 3, pp. 368-370, Epub. 25th Jun 13 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3749019/
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https://www.epicentro.iss.it/diabete/epidemiologia-ospedalizzazioni-per-diabete-in-italia
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https://www.ospedalebambinogesu.it/diabete-in-eta-pediatrica-80052/
Petterson CC, et al. Worldwide estimates of incidence, prevalence and mortality of type 1 diabetes in children and adolescents: Results from the International Diabetes Federation Diabetes Atlas, 9th edition. Diabetes Res Clin Pract. 2019 Nov;157:107842. doi: 10.1016/j.diabres.2019.107842.
https://www.diabete.net/lesioni-cutanee-frequenti-2/vivere-con-il-diabete/il-diabete-e-la-pelle/31353/

Simona Caporali
Biotecnologa farmaceutica. Dopo alcuni anni in laboratorio e un dottorato di ricerca, dal 2010 mi dedico pienamente alla comunicazione medico-scientifica. La mia missione? Aiutare medici e pazienti attraverso una comunicazione efficace.