Giornalismo, comunicazione e divulgazione in ambito medico
Ci sono parole che usiamo da tempo in ambito medico e che invece dovremmo cominciare a riconsiderare.
Un interessante commento che ho letto oggi su Corriere Salute a forma di Sandro Spinsanti mi ha fatto molto riflettere.
- Paziente
- Malato terminale
- Prestazioni
Quanto sono vecchie queste parole?
Quanto poco identificano i concetti di cui si vogliono fare portatrici, nel mondo di oggi in cui le persone-pazienti sono sempre più in prima linea per la propria salute, in cui la prestazione non si limita all’atto pratico ,ma comprende aspetti umani e sociali, in cui un malato, per quanto sia arrivato alla fine della propria esistenza, non può essere etichettato come “terminale”.
Occorrono nuove modalità per definire questi concetti, perché questi concetti si sono evoluti.
Un mio commento video!