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“Temo di non essere in grado di gestire mio figlio”
La nostra psicoterapeuta Cristina di Loreto risponde alle domande della rubrica “Mente&Maternità”

Buongiorno dottoressa,
intanto colgo l’occasione per ringraziarla per quello che fa, mi ritrovo a parlare con amiche o colleghe e la percezione comune rispetto al tema della maternità è che siamo davvero lasciate a noi stesse. Affrontiamo la gravidanza in balia degli eventi e superiamo il parto completamente impreparate. Quello che non ci dicono è che è normale sentirsi persi, e che può essere normale non sentire la vocazione alla maternità. Eppure io mi sento così e, malgrado faccia di tutto per non darlo a vedere, sento di non essere in grado di gestire questo bambino. Mi assale la paura di non potercela fare, il dubbio di non essere una brava mamma. Vedo le altre e mi sembrano tutte più brave e più capaci. Da una parte le guardo con ammirazione, dall’altra cerco di evitare la loro compagnia perché mi sento costantemente giudicata. Mi dicono che sono troppo ansiosa, che con il mio bambino dovrei fare in modo diverso. Ho paura di non essere in grado e sento il desiderio di scappare. Sono un mostro?
La ringrazio ancora per il suo lavoro
Cordialmente
Claudia
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Cara Claudia,
Grazie a te che con questa domanda mi permetti di toccare temi importanti per la vita di ogni neo-mamma e cari alla sua salute psicologica.
Innanzi tutto concordo con te sul fatto che le mamme siano lasciate sole nell’affrontare ciò che viene ritenuto dai più estremamente naturale in una società però improntata sull’iperperformance e sulla continua ricerca di informazioni e buone prassi (a mio avviso creando aspettative pericolose).
Si è creato intorno al mondo maternità e genitorialità il bisogno di essere performanti e preparate, dimenticando quanto nell’accogliere una nuova vita sia importante anche essere flessibili e accoglienti soprattutto con sé stesse. Ciò che porti con la tua domanda è un fortissimo senso di inadeguatezza amplificato dal costante confronto con le altre mamme e da quel “mito di madre perfetta” che aleggia sopra ognuna di noi. La paura di non essere in grado di occuparti di tuo figlio e il senso di colpa che ne deriva potrebbe essere osservata sotto una nuova ottica: ti senti responsabile di questo nuovo ruolo e del legame che vuoi creare con tuo figlio e questo ti dimostra che sei per lui la madre migliore. Molto importante è però che tu sia anche la madre migliore per te stessa e che tu possa vivere questa nuova identità con equilibrio e serenità. Dunque non sei un mostro mia cara, sei una mamma e come moltissime di noi nel tentativo di ricercare la perfezione entri nel senso di inadeguatezza che si, è per molti versi normale.
Spero di esserti stata utile e di poterlo essere stata anche per altre neo mamme in ascolto.
Se avete dubbi, domande o volete semplicemente raccontare la vostra storia per ricevere consigli o supporto, scriveteci a redazione@medoramagazine.it
Ricordiamo che questo canale non può e non intende in alcun modo sostituire un consulto specialistico e un supporto psicologico.
Rubrica realizzata con il supporto della psicoterapeuta Cristina Di Loreto, fondatrice del metodo ME FIRST.
